Ieri, oggi e domani

 

 

 

 

 

La mia orchidea mi sorprende così oggi e mi ricorda quanto sia prezioso avere  uno sguardo capace di comprendere ciò che ero, quel che sono e ciò che desidero essere domani.

Quando mi focalizzo solo su una dimensione temporale, rischio di diventare impietosa o disfattista. Potrei convincermi che la mia vita è solo un fiore appassito e stropicciato. O un bocciolo che non mi dice niente di forme, colori, sfumature, dimensione del fiore. E che potrebbe non sbocciare mai. O fissando lo sguardo sul fiore, potrei credere che la pienezza e la perfezione di questa meraviglia sia perenne e imperturbabile, creando delle aspettative irrealistiche per il mio domani.

Occorre uno sguardo paziente e amorevole per prendersi cura di sé e rinunciare a darsi giudizi sommari e definitivi. Uno sguardo che non tralasci nulla, capace di tenere insieme la ricchezza della storia di ieri, lo splendore di quella di oggi e la promessa di quella di domani.

 

 

 

Riscopri il tuo sogno

Stamattina una giovane donna parlava di quanto fosse stanca e con quanta fatica continuasse a lavorare in attesa delle ferie. La ascoltavo comprendendo il suo lamento, quando le ho chiesto se faceva tutto questo per realizzare un sogno o solo per riuscire a mantenersi.

Credo non si aspettasse questa domanda; in un primo momento ha detto per raggiungere l’indipendenza, ossia per potersi un giorno mettere in proprio. Allora le ho chiesto di darmi qualche dettaglio, tipo in quale luogo immaginava di realizzare il suo sogno. È stato come darle il la: è partito un racconto fatto di entusiasmo, di espressioni del viso, di parole svolazzanti che tratteggiavano il sogno in modo così preciso che quasi l’ho visto. Soprattutto, ho avuto l’impressione che lei stessa si fosse accesa, come risvegliata: ho immaginato che mentre raccontava quasi non sentisse più la fatica dichiarata.

Ecco, a volte perdiamo di vista il motivo per cui fatichiamo tanto, il nostro sogno da raggiungere. Siamo talmente stanchi da non ricordarci più perché lo stiamo facendo. Arranchiamo e basta.

Questo tempo può essere l’occasione per recuperare il senso della vita che abbiamo scelto di vivere e delle persone che abbiamo scelto di essere.

Che questi giorni vi siano propizi per riappropriarvi dei vostri sogni e ricominciare poi con una consapevolezza rinnovata.

Buon tempo di riposo e rigenerazione.

 

 

Professione Counselor

Quant’è faticoso (e inutile) spiegare a chi non ha alcuna voglia di ascoltare! Mi riferisco a coloro i quali sistematicamente cercano argomenti per svilire la professione del Counselor e ammoniscono in nome del bene dell’utente. Parole pesanti per spaventare l’uditorio, ripetute e rimbalzate in un effetto eco, perché alla fine, come sosteneva quel gran genio di avvocato del Foro e fine uomo politico di M. T. Cicerone, “a convincere è la convinzione!”.

Allora, in questo tempo di riposo e di rigenerazione, penso invece con affetto ai miei clienti, che si sono affidati prima di tutto a loro stessi e quindi ad un percorso di Counseling; ai passi in avanti nella consapevolezza di sé; alle espressioni quasi incredule di soddisfazione per essere riusciti a fare qualcosa di nuovo e di diverso; alla sorpresa di scoprire se stessi. Alla sicurezza che in ogni passo, piccolo o grande, io ero con loro.

Questa è l’argomentazione più efficace e  brillante per me: essere testimone delle vite delle persone e dei loro cambiamenti. Essere una Counselor Professionista.

Buon tempo di riposo e rigenerazione a voi.

 

Il sereno splendore della Vita

Oggi mancano molti papà a cui fare i nostri migliori auguri e questa ricorrenza fa riemergere emozioni di mancanza, nostalgia, e anche dolore. Sono sentimenti che conosciamo, che vivono con noi e che ci possono inchiodare ad un passato che è passato, mentre il presente ci ha già portati altrove, nel qui e ora.

Leggete com’è inequivocabile Jung su questo: “Benché oscuro sia lo sfondo sul quale la morte si manifesta, altrettanto oscuro quanto quello della vecchiaia e della malattia, per non dire di quello del peccato e della stoltezza, ebbene è lo stesso sfondo sul quale si staglia il sereno splendore della vita.” […] “Mentre la morte ci toglie ciò che ci è più caro, al tempo stesso ci restituisce a ciò che ci è più prezioso. Non è il mistero della morte che siamo chiamati a sciogliere: piuttosto è quello della vita. La vita è un imperativo assoluto al quale nessuno deve sottrarsi. *

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Le piccole paure

La vita ti pone continuamente occasioni per evolvere e migliorarti, lungo un percorso, che chiede tempo e tanta pazienza con te stesso. Come? Imparando a conoscere le tue paure, poi a ri-conoscerle e familiarizzarci un pò. Non vanno ignorate o nascoste: le paure dicono qualcosa di te, ti danno informazioni utili. Su cosa? Su una parte di te che ha bisogno della tua attenzione, forse un tuo limite.

C’è ad esempio la paura di guidare in autostrada; o quando entri in mare la paura di non vedere dove metti i piedi; o la paura di smarrirti quando ti trovi in un paese straniero e temi di non riuscire a farti capire; o la paura di lasciarti andare completamente, quando stai per addormentarti o per innamorarti. Non sono gravi, sono piccole paure che condizionano silenziosamente il tuo quotidiano. E tu, quali conosci? Continua a leggere Le piccole paure